mercoledì 31 dicembre 2008

Canederli alla tirolese e...Buon 2009!!

Eccomi a scrivere l'ultimo dell'anno...
Finiamo in bellezza con una ricettina tipica tirolese con cui vi auguriamo un Felicissimo 2009!!!
Ci rivediamo tra una decina di giorni perché io e Albicocca partiamo per un viaggetto che ci porterà anche a gustare questi famosi KNODEL....(i canederli appunto!)
Ecco perché abbiamo scelto questa ricettina come ultima dell'anno e chissà, magari la prima del nuovo anno! E' tratta da
giallozafferano, la riporto qui sotto per semplicità.
I canederli sono un primo piatto molto sostanzioso, si mangiano in brodo o asciutti con una colata di burro fuso e una spolverata di parmigiano. Sono un piatto di origine povera, nato dalla necessità di utilizzare il pane raffermo e le uova fresche!!

Ingredienti necessari per 2 persone
(l'originale li dava per 4 ma a me ne son venuti 7 e li abbiamo mangiati in 2)
Brodo - di carne 2 litri (io vegetale)
Burro - 30 g (io no)
Cipolle - 1 piccola (ne basta mezza)
Farina - 40 g
Latte - 150 ml
Noce moscata - una spolverata
Pane - raffermo 200 gr (io ho usato il panbauletto mulino bianco, perfetto!)
Pepe - una spolverata
Prezzemolo - 2 cucchiai
Speck - 100 g
Uova di gallina - 2

Mia nota: a me ne son venuti 7 del diametro di 5-6 cm….ne avrei potuti fare 8 cmq secondo me bastano per 2 ma non per 4 persone.
Mettete in una scodella il pane raffermo tagliato a dadini di circa un centimetro, aggiungete le uova sbattute con un pizzico di pepe e uno di sale ed il latte, mescolate per bene e lasciate riposare per almeno due ore coprendo il tutto con un tovagliolo o uno strofinaccio.
Durante le due ore ricordate di mescolare di tanto in tanto il pane, facendo attenzione a voltare quello di sotto al di sopra, in modo che l'impasto assorba bene e in modo omogeneo dappertutto il liquido.
Infatti il pane deve diventare umido e morbido ma senza spappolarsi.
Dunque, trascorse le due ore, tagliate finemente lo speck e la cipolla e preparate un soffritto in olio extravergine d'oliva ed il burro.
Lasciate raffreddare il soffritto e, quando il pane sarà ammorbidito, incorporatelo all'impasto di pane insieme agli altri ingredienti: il prezzemolo tagliuzzato e pestato con la mezzaluna, la noce moscata, e, alla fine, cospargervi sopra la farina.
Mescolate il tutto con cautela e per bene e coprite il recipiente per almeno mezz'ora per far si che tutti gli aromi dei vari ingredienti si fondano dando origine al sapore tipico dei canederli.
Passata la mezz'ora, formate con questo impasto i canederli che dovranno avere un diametro di circa 8-10 centimetri.
Per evitare che il composto si appiccichi troppo alle mani, bagnatele in una scodella d’acqua che terrete accanto. Una volta confezionati i canederli, li si fa rotolare su un piatto nella farina bianca e si tengono da parte.
Per quanto riguarda la cottura, ricordiamo che i canederli vanno cotti nel brodo bollente tutti insieme, quindi preparate il vostro brodo di carne e metteteci dentro i canederli per almeno 15 minuti a fuoco molto basso.
Quando verranno a galla, i vostra canederli saranno pronti.
Servite in brodo oppure con burro fuso e salvia, naturalmente ancora ben caldi.

Buona mangiata
Castagna

lunedì 29 dicembre 2008

Tortini di topinambur, ricotta e melagrana

Eccomi qui, sopravvissuta al meglio al periodo Natalizio, dove ho cucinato tantissimo e con tantissime soddisfazioni (presto vedrete!)
La ricettina che vi propongo qui l'avevo fatta prima di Natale ma è perfetta, oltre che per Natale, anche per un primo dell'anno da numeri uno!!!
L'avevo presa da Cucina Naturale di Dicembre, la riporto identica dal mensile...l'unica modifica che farei è mettere almeno 650 gr di topinambur (nel mio piatto ho anche messo qualche patata)


Ingredienti per 4 persone:
500 gr topinambur
250 gr ricotta
1 melagrana già sgranata
100 gr pistacchi non salati
10 gr funghi porcini secchi
1 spicchio d'aglio piccolo
2 foglie di salvia
olio evo
sale
pepe bianco


Pelate i topinambur, tagliateli a dadini e cuoceteli a vapore per circa 10 min. Nel frattempo tenete a bagno i funghi in acqua tiepida, scolateli e tritateli.
Tritate insieme aglio e foglie di salvia e metteteli con poco olio a rosolare brevemente in una piccola padella dal fondo spesso. Aggiungete 1/3 dei topinambur cotti, i funghi e un pizzico di sale, cuocete per altri 5 minuti e levate dal fuoco. Lasciate intiepidire e mescolate il tutto con la ricotta.
Distribuite questa farcia in 4 stampini (di circa 10 cm di diametro) leggermente oliati formando uno starto di non più di 2,5 cm. Pressate i tortini con un cucchiaio e poi scaldateli brevemente a bagnomaria. Sformateli al centro dei piatti e ricopriteli interamente con buona parte dei chicchi di melagrana.
Condite i 2/3 dei topinambur con un pizzico di sale, una manciata di pepe, 2 cucchiai d'olio, i pistacchi grossolanamente tritati e i rimanenti chicchi di melagrana. Contornate con questa miscela i tortini e servite.
Bon apetit!!!


By Castagna

sabato 20 dicembre 2008

Torta dorata di spinaci e patate

Eccomi di nuovo qui con una ricettina non propriamente Natalizia ma nata per partecipare alla raccolta di Vivi "Raccogliamo le patate?"!! Inoltre sono riuscita anche ad impiegare al meglio i 2 albumi che mi sono avanzati dalle pappardelle alla barbabietola in salsa di porri.

La ricettina è liberamente tratta da "Cucina Naturale di Ottobre 2008", ma l'ho modificata perché l'originale prevedeva anche le acciughe. Quindi, tranne che per la parte relativa alle acciughe, riporto pari pari la ricettina.
Con queste dosi vi consiglio di usare una teglietta da 24x17 cm, così vengono 6 bei quadrotti alti 1 cm...In questo caso la potete usare come antipasto. Noi l'abbiamo mangiata in 2 come piatto unico.

Vivi e GP: spero che vi piaccia! La consistenza è ottima, con la doratura croccantina e l'interno morbido, inoltre il trito aromatico le da quel qualcosa in+!

Ingredienti per 6 persone
4 patate a pasta gialla,
400 gr di spinaci (peso della verdura già mondata) -(io ho usato 6 cubetti di spinaci surgelati)
2 albumi,
2 cucchiai di pinoli,
qualche cucchiaio di pangrattato,
1 spicchio d'aglio,
2 rametti di rosmarino,
1 mazzetto piccolo di prezzemolo,
1 rametto di maggiorana,
2-3 cucchiai d'olio evo,
sale

Mettete a lessare le patate.
Fate appassire per 5 minuti gli spinaci in un po' d'acqua e una presa di sale, quindi strizzarli con le mani e sminuzzarli con un coltello (con quelli surgelati a cubetti non è stato necessario).
Tritare insieme i pinoli, gli aghi di rosmarino, le foglie di maggiorana e il prezzemolo. Mettere il battuto a rosolare delicatamente con poco olio e uno spicchio d'aglio.
Unite gli spinaci e fate insaporire ancora per 3-4 minuti, levate dal fuoco ed eliminate l'aglio.
Pelate e passate le patate cotte (io le ho schiacciate un po' grossolanamente con la forchetta, così mi è riamasta una torta più "rustica"), amalgamate bene il composto di spinaci e aggiustate di sale. Per ultimi aggiungete gli albumi montati a neve ferma.
Oliate generosamente una tortiera del diametro di 22-24 cm (io ho usato quella rettangolare 24x17 che è risultata perfetta per queste porzioni), spolverizzatelea con un po' di pan grattato e sistematevi il misto di patate e spinaci (Io non ho oliato il fondo della teglia ma ho messo solo abbondante pan grattato: non si è né bruciata, né attaccata).
Cospargete quindi la superficie con altro pan grattato e con un giro d'olio. Infornate a 200° per 25 min e servite calda.
Buon appetito!

By Castagna

domenica 14 dicembre 2008

Pappardelle alla barbabietola in salsa di porri


La barbabietola, Beta Vulgaris, è un ortaggio già conociuto al tempo dei greci ma forse un po’ sottovalutato da noi uomini (e donne) moderni…..Il che è un peccato, in quanto è un vero e proprio concentrato di magnesio, fosforo, calcio, potassio e ferro, facilmente assorbibili dall’organismo.
Inoltre contiene anche zuccheri semplici (esiste la varietà della barbabietola da zucchero, così chiamata perché da essa viene estratto lo zucchero).
La naturale ricchezza della barbabietola in sali minerali, vitamine ed altre sostanze utili, la rende un un ottimo ricostituente, efficace e rapido nella sua azione rinvigorente.
Tale alimento è infatti particolarmente benefico per le sue proprietà dietetiche e salutari: assorbe infatti le tossine dalle cellule e ne facilita l'eliminazione, è depurativa, mineralizzante, antisettica, ricostituente, favorisce la digestione, stimola la produzione di bile e rafforza la mucosa gastrica, cura le anemie, le infezioni del sistema cerebrale, stimola la produzione dei globuli rossi, scioglie i depositi di calcio nei vasi sanguigni e ne impedisce l'indurimento, infine stimola il sistema linfatico.
Per questi motivi, la barbabietola è consigliata a chi è sottoposto a stress fisico, a chi è in convalescenza, ai bambini e alle donne in gravidanza.
[Informazioni tartte da
Wikipedia e dal numero 9 di Ottobre 2008 di “Cucina Naturale”, da cui ho tratto anche la ricetta!]

Detto questo, capirete bene perché il piatto che vi propongo oggi è particolarmente salutare!
Vi riporto la ricetta tale e quale l’ho trovata su Cucina Naturale di Ottobre 2008, troverete in parentesi le mie modifiche.
Nota: Sul mensile danno questi ingredienti per 4 persone. Io li ho un briciolo ridotti e alla fine mi sono venute pappardelle per 2 persone. Probabilmente perché ho steso la pasta con il mattarello ed è rimasta un po’ più spessa che se avessi usato la macchinetta.

E' veramente un piatto buonissimo e fa anche un'ottima figura...perché non proporlo per Natale?

Ingredienti per 4 persone (le mie dosi sono per 2 persone):
100 gr di semola di grano duro (io non ce l’avevo, ho messo solo farina 00)
150 gr farina 00 (io 200 gr)
80 gr di barbabietola cotta (io 110, perché ho eliminato un uovo)
3 tuorli (io 2)
3 porri (io 2 --> se grandi, per 2 persone,ne basta uno solo)
1 cucchiaio di rosmarino tritato
1 cucchiaio di semi di papavero
olio evo
sale

1. Sbucciate e tagliate a dadini la barbabietola e frullatele finemente con i tuorli (otterrete una bella crema). Impastate la farina e la semola (se avete fatto come me avrete solo la farina) insieme a questa crema, a un pizzico di sale e alla poca acqua necessaria per formare un composto sodo (io non ne ho avuto bisogno). Copritelo e lasciatelo riposare per almeno un’ora. Passato questo tempo, stendete la pasta ad uno spessore di 2 mm e ricavate delle pappardelle corte (Io ho usato il mattarello. Bella soddisfazione alla fine, ma ve lo sconsiglio perché questa pasta è abbastanza dura ed elastica e quindi difficile da tirare. Per chi vuole comunque usarlo, il consiglio è di dividere l’impasto in tre parti e stenderli uno alla volta. Per ottenere le pappardelle, basta poi arrotolarli dopo averli un po’ infarinati perché non si attacchino, e quindi tagliarli con un coltello. Et voilà!).


2. Nel frattempo affettate fini i porri (guardate qui che spiega bene come pulirli), conditeli con il rosmarino, un pizzico di sale e 4 cucchiai d’olio. Rosolateli dolcemente in una padella per 20-25 minuti, poi frullateli (con il miniprimer ad immersione), diluendo con poca acqua calda per ottenere una salsa uniforme (Io non ho aggiunto acqua in questa fase, ma ho scolato le pappardelle con la schiumarola, cosicché fossero un po’ più “bagnate”. Se volete cmq aggiungere acqua qui, potete usare quella di cottura delle pappardelle).
3. Lessate le pappardelle per 3-4 minuti (Io le ho fatte cuocere per 10 minuti da bollore, anche perché erano un po’ spesse. In ogni caso vi accorgerete quando saranno cotte perché acquisiranno un colore rosa anziché quel viola-vinaccio dell’impasto).Distribuitele nei piatti cospargendo con i semi di papavero precedentemente tostati per 5 minuti a calore basso.

By Castagna

mercoledì 10 dicembre 2008

RISOTTO DI TOPINAMBUR


Oggi vi presento IL TOPINAMBUR!!
Questo tubero non è altro che il "bulbo" di una pianta tipo girasole...assomiglia alla patata anche se da questa è stato soppiantato in tempi antichi. Ha innumerevoli proprietà benefiche: è fortemente consigliato ai diabetici (contiene l’inulina) e ha un effetto positivo sulla flora batterica. Inoltre è molto poco calorico: 25 cal/100 gr.

Se volete saperne di più, leggete qui o qui. Anche Bri ha qualche proposta con i simpatici tuberi (andate a leggere)!!

Il topinambur in Piemonte è molto utilizzato, di solito viene impiegato per risotti (la ricettina qui sotto), tortini (stay tuned perché sarà la prossima)…e in mille altri modi.
Ha un gustino particolare, non saprei bene come descriverlo, a metà tra una patata, uan rapa ed un tartufo…beh assaggiatelo e mi direte!

Ingredienti per 2 persone:
250 gr riso carnaroli
5/6 topinambur medio-piccoli opp 4 grossi
1 lt brodo vegetale (io uso quello fatto con il mio dado)
½ cipolla
olio evo

sale grosso (1 pizzico)
parmigiano grattugiato (abbondante)
1 cucchiaio di ricotta (fac)

Per prima cosa preparare il brodo vegetale mettendo acqua, sale, sedano, 1 cipolla e 1 cucchiaio di olio evo (io l'ho preparato semplicemente con acqua, sale e un cucchiaio del mio dado).
Mentre si porta il brodo a ebollizione pelare (anche con l’ausilio di un pelapatate), sciacquare e tagliare a pezzettini i topinambur.
In una pentola antiaderente dalle pareti un po’ alte far rosolare a fuoco medio un po’ di cipolla tagliata a pezzettini con dell’olio. Aggiungere il riso, abbassare il fuoco, e farlo rosolare un po’ (circa 3 minuti) mescolando con un mestolo di legno.
A questo punto aggiungere i topinambur al riso e mescolare per altri 3 minuti, permettendo così al tutto di insaporirsi. Quindi con l’aiuto di un mestolo aggiungere il brodo caldo fino a coprire il riso. Coprire e cuocere fino a quando il riso non sarà cotto (indicativamente circa 20/25 min, a meno che non lo si voglia abbastanza al dente). Aggiungere brodo all’occorrenza se si è asciugato troppo in fretta.
Quando il risotto sarà cotto ma non del tutto asciutto (deve rimanere un po’ di bagnetta, è normale) spegnere e aggiungere il parmigiano grattugiato e il cucchiaio di ricotta per mantecare.
Amalgamare bene il tutto e lasciar riposare almeno 5 minuti prima di servire…Buon appetito!!!!

venerdì 5 dicembre 2008

La vellutata di sedano rapa e mele di Alex

Ebbene sì, non appena ho visto il post di Alex me ne sono subito innamorata.
Primo perché non avevo mai visto il sedano rapa prima di quel momento, poi perché mi stuzzicava un po' abbinarlo alle mele e infine perché le ricette di Alex sono sempre una garanzia!
Riporto la sua ricetta con le mie piccole modifiche agli ingredienti (ho aggiunto le patate perché non conoscendo il sedano rapa temevo un gusto troppo forte e non ho messo la panna. Al posto delle noci, delle mandorle e ho aggiunto una grattuggiata di zenzero) e alla preparazione, cmq l'originale lo trovate qui.
Mi è piaciuta parecchio, inoltre sono anche riuscita a far fuori in un modo insolito un po' delle mele che avevo!! THANKS ALEX!!!!

Ingredienti per 4 persone:
400 gr di sedano rapa pulito
300 gr di mele pulite
2 patate medio-piccole
1 cipolla
1 litro di brodo vegetale opp di acqua (in questo secondo caso anche un pugnetto di sale grosso)
noci (io non le avevo e ho messo delle mandorle tostate)
1 grattuggiata di zenzero fresco
olio d'oliva
pepe

Preparazione: sbucciare il sedano rapa e tagliarlo a pezzetti. Sbucciare le mele, eliminare i torsoli e tagliarle a pezzi. Sbucciare la cipolla. In una pentola mettere il sedano rapa, la cipolla, le mele, l'acqua o il brodo, il sale grosso e l'olio. Far cuocere per circa 40 minuti da bollore. Frullare con il miniprimer.
Io ho servito con delle mandorle tostate un po' tritate e con una grattuggiata di zenzero.


By Castagna