mercoledì 26 novembre 2008

Love castagne/2: Vellutata di ceci e castagne

Ormai ci siamo abituati a temperature freddine, giornate corte e serate buie e fredde....Trovo che le vellutate siano sempre molto consolatorie, quindi in queste ultime settimane ne ho cucinate in abbondanza e ve le beccherete tutte,ehehehe!!! :-)
Comincio da questa che è nata per caso, da un pacchetto di ceci che mi ammiccava già da tempo...
Con questa ricetta (e anche con tutte le altre sul blog) partecipo alla RACCOLTA SULLE CASTAGNE di rossa di sera "Fatti prendere....in castagna!"...
Eh certo, Castagna poteva mica mancare,no??

Ingredienti per 4 persone:
500 gr ceci secchi,
1 cipolla
1 lt acqua
sale grosso:1 bel pizzico
olio evo:1 filo

30 castagne grosse o 40 piccole
Un po' di rosmarino tritato per decorare (fac)

La sera prima mettere in ammollo i ceci in abbondante acqua fredda.
Dopo 24 ore, i ceci saranno cresciuti di dimensione: scolarli e sciacquarli bene.
In una pentola mettere un filo d'olio e far leggermente indorare la cipolla, aggiungere i ceci e rosolarli per un po' (circa 5/6 minuti).
Aggiungere l'acqua e il sale grosso e lasciar sobbollire per circa 40 minuti da bollore. Io ho anche aggiunto un bel cucchiao del mio dado fatto in casa, che ha dato più sapore (in tal caso potete anche non aggiungere il sale perché il dado è già salato)
Nel frattempo sciacquare le castagne, quindi inciderle con un coltello (basta fare un piccolo taglietto), farle bollire per una trentina di minuti, quindi spellarle (anche della pellicina interna) e tenerle da parte.
Quando la minetsra sarà cotta, usare il primer ad immersione e frullarla per bene.
Servire nei piatti e decorare con le castagne e del rosmarino tritato.

Ovviamente si può anche non frullare....In tal modo avrete la semplice ma buonissima minetsra di ceci!!!
La vellutata di ceci ha un sapore leggermente dolcino, quindi se volete enfatizzare il contrasto tra il dolce delle castagne e la vellutata stessa, rendete il brodo un po' più salato e più saporito (ad es, come ho fatto io con il mio dado naturale).
Buona vellutata consolatoria a tutti!!!
By Castagna

venerdì 21 novembre 2008

Love castagne/1: Il mio Kuri Gohan

Eccomi alle prese con una ricetta un po' orientale...arriva dal lontano giappone anche se negli ingredienti non è poi così tanto lontana dalle nostre tradizioni. Infatti in giapponese Kuri significa “castagna” e gohan “riso”, dunque kuri gohan è il riso con le castagne giapponese.....un po' il cugino del nostro risotto alle castagne!
Il gohan è il tipico riso bianco giapponese, che viene lavato numerose volte in modo che perda l’amido e se lasciato a bagno per 6 ore (in modo che i chicchi si gonfino tanto) è proprio quello usato per il sushi.
Beh, non è tutta farina (di castagne??) del mio sacco, infatti ho scovato la ricetta (nonché la spiegazione che vi ho appena citato sopra) in un bellissimo blog che tratta di vita, cultura e tradizione giapponese, andate a vedere qui perché è veramente bellissimo!
L'ho chiamato "il mio Kuri Gohan" perché l'ho fatto con gli ingredienti più giapponesi che avevo al momento e non vorrei far troppo inorridire qualche esperto di cucina giapponese.... :-))

Non avevo mai provato il riso con le castagne e devo dire che sono rimasta molto colpita dal connubio del salato del riso che incontra qualche volta il dolce della castagna. Forse nella foto le castagne non si vedono moltissimo, ma vi assicuro che c'erano ed erano pure buone!Provatelo!

Ingredienti per 2 persone:
riso basmati 200 gr
25 castagne
2 cucchiaini di salsa di soia
metà cucchiaino di sale
4 bicchieri di acqua

Preparazione:
In un recipiente lavare il riso sfregando bene con le mani i chicchi in modo da eliminare l’amido. Quindi cambiare acqua. Ripetere questo procedimento finché l’acqua non sarà più “opaca” (ci vorrebbero circa 10 risciacqui, io però ne ho fatti solo 5). Quindi scolare molto bene l'acqua.
Prendere le castagne, con un coltello inciderle leggermente sulla pancia in modo da creare un’aletta (questo servirà perché dopo la bollitura saranno molto più semplici da spelare).
Fare bollire le castagne per circa 5 minuti, poi ancora calde sbucciarle bene, togliendo sia la buccia che la pellicina interna. Appena sbucciate immergerle subito in acqua fredda altrimenti si anneriscono. Chi vuole può tagliare le castagne più grosse a metà o in 3 parti (il mio consiglio è di lasciarle intere, sono più belle da vedere e poi mescolando rischiano di rompersi già da se).
Mettere le castagne in una pentolino con un cucchiaino di zucchero e aggiungere l'acqua fino a coprirle. Fare bollire per 2 min. togliendo la schiuma se si forma.
In una pentola, mettere il riso, 4 bicchieri di acqua, il sale (non più di metà cucchiaino perché il riso dovrà consumare tutta l’acqua e sarà già salatissima), la salsa di soia e per ultime le castagne.
Fate cuocere a fuoco basso per 12-15min o comunque fino ad assorbimento dell’acqua di cottura.
Quando non c'è più l'acqua nella pentola, spegnere il fuoco e lasciare riposare per 5 minuti con il coperchio.
By Castagna

mercoledì 19 novembre 2008

La lunga storia del dado fatto in casa

Io non amo i dadi che vendono, non riesco ad usarli, è più forte di me, perché l’idea di bermi sciolto nell’acqua quel cubetto sintetico pieno di sostanze chimiche (o forse no, ma mi da tanmto quell'impressione!!) mi infastidisce.

Premesso questo, capirete perché non appena ho visto da Bri la sua ricetta del dado qui mi sono illuminata e in men che non si dica mi sono messa al lavoro.Ho seguito per filo e per segno la ricettina (questo già un mesetto fa) ma purtroppo….ho CARBONIZZATO TUTTO!!! Che distratta che sono stata!!! Così, memore di quell’esperienza che mi è costata una certa fatica nella pulizia della pentola, ho un po’ rimandato l’esperimento bis. Nel frattempo ho cercato in giro tra blog e ho scoperto che anche Paola l’ha fatto, qui. Unica differenza tra lei e Brii, a parte le quantità (quello di Brii ha meno salato), è che lei ha prima tritato le verdure. Io, timorosa di bruciare nuovamente tutto, questa volta le ho super tritate e super frullate, in maniera da ridurre la possibilità che interi tocchi si attaccassero selvaggiamente alla pentola. Dopo questa lunga (ma necessaria) introduzione, vi passo le mia versione, un po’ un mix di quelle citate sopra.

Ingredienti per 3 piccoli vasetti:
verdure circa 700 gr (sedano 300, carote 200, cipolla 100)
erbe aromatiche (io ho usato la ciarea)
100 gr sale grosso
1 cucchiaio di olio evo

Dopo aver lavato le verdure, le ho tagliate a pezzetti e poi in più riprese (il mio tritatutto è piccolino!!) le ho frullate tutte. Già in questa fase ho notato che il sedano è molto acquoso e ha rilasciato molta acqua, ovviamente immaginerete il mio sollievo quando l’ho visto: + acqua=- possibilità di bruciare tutto!
Poi ho semplicemente messo in una pentola dal fondo spesso (la pentola a pressione) la poltiglia di verdure, il sale e l’olio. Ho amalgamato bene tutto e poi ho fatto cuocere a fuoco minimo e con il coperchio per 40 minuti. Proprio come dicevano le ricette. Di tanto in tanto andavo a mescolare (per paura che si stesse bruciando tutto).
Dopo 40 minuti ho visto che rimaneva ancora dell’acqua: per farla asciugare ho tolto il coperchio e ho proseguito a fuoco vivace per altri 10 minuti.
Alla fine ho frullato tutto, ed è venuta una bella crema. Io ho riempito 3 coppettine di quelle di alluminio, una l’ho tenuta nel frigo e le altre le ho congelata.

Ho già collaudato il dado! La quantità da usare è 1 cucchiaino colmo nel caso di minestra/brodo per 2 persone, mentre nel caso di minestra/brodo per 5 persone mettere pure 1 cucchiaio. E' di una comodità e di una naturalezza estrema!!!
Per quanto riguarda la conservazione, Bri spiega molto bene anche come farlo granulare e come ottenerlo più o meno denso una volta surgelato, perciò vi consiglio di andarlo a leggere da lei proprio qui
Dubbio (legittimo?): c'è qualcuno di voi che ha già provato a non farlo cuocere?? Credo che si possa (frullando le verdure) anche lasciarlo crudo! Fatemi sapere se qualcuno di voi ha provato questa varaiante!

Una cosa che mi è piaciuta molto è vedere, mentre frullavo le verdure, come man mano ottenevo delle creme di colore diverso a seconda che usassi più o meno carote, più o meno sedano!
Non ho potuto far a meno di pensare quante cose belle ci da la natura e che colori meravigliosi!!!

By Castagna

domenica 9 novembre 2008

Tartufi di castagne

Ragazze questa settimana non siamo state presenti molto sul blog! Cerchiamo allora di rimediare subito.
E' novembre, è il mio mese, io sono Castagna e quindi.....inizieremo con questa ricettina la serie delle ricette di CASTAGNE!!!
Eheheh c'è chi, come Camomilla, si è lanciata sui funghi, chi sulle patate e io sulle castagne.
Innanzitutto devo ringraziare la mia mami che mi ha regalato tante buone castagne, così sono riuscita a fare questi bei tartufini con cui partecipo alla raccolta “This is a present for you” di
Bicece!
Che dire sono buoni, delicati, senza grassi e vanno bene anche per i bimbi perché non hanno liquore!
Ingredienti per 10 tartufi:
20 castagne
40 gr zucchero
100 gr nocciole tritate (io le ho tritate un po’ grossolanamente)
un po' di latte (fac, io non l’ho messo)
granella di cioccolato extrafondente q.b. (io ho usato l’extrafondente al 99% e l’ho grattuggiato)

Innanzitutto far bollire le castagne per circa 20 min (dopo averle incise con un taglietto per facilitarne poi la pelatura). QUindi scolarle, spelarle completamente anche della pellicina interna e passarle nel tritatutto (otterrete una sorta di polvere/purea di castagne). Mettere quindi in un pentolino a fuoco basso le castagne, le nocciole, lo zucchero e mescolare bene. Volendo si può aggiungere un po’ di latte per ottenere un impasto leggermente più cremoso. Io non l’ho messo (Nota: per chi usa la granella di cioccolato già comprata conviene invece usare il latte che renderà l’impasto leggermente più appiccicoso, altrimenti la granella non si incolla). Far cuocere a fuoco basso per circa 15 min mescolando sempre: lo zucchero si scioglierà e le nocciole si tosteranno leggermente. Importante: di latte ne basta qualche cucchiaiata, l’impasto deve rimanere bello denso! Nel frattempo prendere una stecca di cioccolato fondente e grattugiarne un po’ in un piattino (in alternativa può andar bene anche la granella già comprata) Togliere il composto dal fuoco, farlo raffreddare un briciolo, quindi con le mani formare delle palline. Man mano che si formano le palline, passarle subito nella granella di cioccolato (basterà il calore delle mani per far attaccare la granella). Conservare in frigorifero. Sono perfetti anche dopo un caffè. Consiglio un extrafondente abbastanza forte per esaltare il contrasto tra il cuore dolce del tartufo e il cioccolato esterno. Nei miei si vedono bene le nocciole, perché le ho tritate grossolanamente, comunque basta tritarle in maniera più fine per ottenere l’impasto completamente omogeneo.

By Castagna