venerdì 13 dicembre 2013

Camille o Muffins alle carote

Ciao a tutte,
so che i miei post stanno diventando più rari dell'acqua nel deserto....faccio il possibile ma questa per ora è la frequenza con cui riesco a scrivere.

Chi di voi non conosce le famose "Camille", quelle gustose tortine a base di carote che si sbriciolavano tantissimo e finivano subito. Cosa c'è di meglio per far mangiare un po' di carote a dei bambini?
E poi (lo so che Halloween è passato) ma sono perfette per il 31 Ottobre... :-)

La ricetta viene da qui, non è la prima volta che la faccio, vengono sempre buonissime, friabili e gustose.
Ve la riporto con i miei commenti.



Ingredienti per 12/15 tortine alle carote
Carote: 250 gr
Zucchero: 200 gr
Farina di mandorle: 70 gr (se non l'avete tritate 70 gr di mandorle)
Farina: 180 gr
Fecola di patate: 50 gr
Uova: 1 intero 1 tuorlo
Olio di semi: 130 ml (io di oliva)
Arance: scorza di 1
Vanillina: 1 bustina
Lievito chimico in polvere: 8 gr


Preparazione
Lavate e sbucciate bene le carote, tritatele finemente in un mixer e tenetele da parte.
Nel frattempo in una bella ciotola sbattete con una frusta le uova con lo zucchero finché il composto non sarà chiaro e spumoso.
Aggiungete le carote tritate, setacciate e mescolate insieme la farina, la farina di mandorle, la fecola di patate, il lievito e la vanillina e incorporate il tutto al composto di uova e zucchero. Infine aggiungete la scorza di un’arancia.

Aggiungete al composto l'olio (io preferisco quello di oliva, non da assolutamente fastidio).
L'olio è indispensabile ai fini di una buona riuscita...ve lo dico perché una volta l'avevo scordato e le tortine sono venute ma decisamente meno morbide e meno omogenee.
Dopo aver aggiunto l'olio mescolate bene: l’impasto dovrà risultare molto morbido.
Foderate 12 stampi da muffin (diametro di circa 6/7 cm) con dei pirottini di carta (oppure imburrateli e infarinateli) e versate in ogni stampino il composto ottenuto lasciando circa un centimetro dall’alto. 
(io preferisco usare gli stampi da muffin in silicone, imburrarli e spolverarli leggermente con un po' di farina)

Infornate i tortini in forno statico (io ventilato) preriscaldato a 180°C per circa 20/25 minuti, dopodiché fate la prova dello stecchino che dovrà essere bello asciutto.



Raffreddate le camille, estraetele dagli stampi e servitele eventualmente cosparse di....glassa di zucchero o cioccolato!

Io ho provato entrambe le versioni e devo dire che quella con una bella cascata di cioccolato sarà pur meno salutare ma libidinosa !!!

Per la glassa allo zucchero io sono andata qui, nei Dolci veloci e ho trovato sia la ricetta della glassa di zucchero (che di quella reale) ma preferisco la prima: è molto semplice (non richiede albumi) e rimane bella persistente nei giorni.

Ingredienti per la glassa 
zucchero a velo: 150 gr 
acqua: 3 cucchiaini

Mettete in una terrina lo zucchero a velo e aggiungetevi l’acqua. Mescolate molto rapidamente finché non otterrete una cremina.Per fare la glassa di zucchero utilizzate lo zucchero a velo invece di quello bianco normale. In questo modo non ci saranno granuli.

Nota: se aggiungere alla glassa dei coloranti alimentari otterrete una glassa colorata.



lunedì 23 settembre 2013

Torta tortina (all'olio) il complimese si avvicina

Cari tutti,
l'impegno di continuare il blog nonostante una baby si sta facendo difficoltoso e se continuo di questo passo va a finire che pubblico una ricetta x stagione!!  :-)
Non sparirò ma sono solo sepolta da una mole di cose da fare!!

Di tanto in tanto cucino qualcosa di buono eh, ma il tempo x le foto si è pressocché annullato (impiatta, metti in posa, trova la luce....) potete immaginare!

Comunque in tutto questo tourbillon di cose da fare sono riuscita a preparare delle tartelette per festeggiare il COMPLIMESE della piccina.
Giàggià anche i complimese sono importanti, non credete?
E poi potete usare queste tartelette per qualunque occasione.

Come sapete bene io non amo il burro e ovviamente neppure le classiche crostate con quella bella (ehum) frolla burrosa....NONNNONNNONNONNO...E allora come mai ho fatto delle tartelette? Ma semplice! DOVEVO (DOVEVO eh) provare la FROLLA ALL'OLIO che avevo in mente già da tempo ma che non avevo mai fatto perché temevo venisse una schifezza (eheheheh).
Il risultato invece è stato OTTIMO e pertanto proverò anche altre versioni, tutte rigorosamente al'olio.




Per la frolla ho scelto di usare la ricetta di Patrizia, che è una simil-frolla (in quanto c'è sia l'olio sia un pizzico di lievito che nelle frolle non si usa).
Il risultato è stato un impasto dal sapore di frolla ma molto più leggero e digeribile.
Vi riporto comunqe tutti gli ingredienti.

Ingredienti per 3 tartelette di 10 cm di diametro

Ingredienti per la frolla
  • 1 uovo medio intero
  • 1 tuorlo
  • 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
  • 150 (160) g di farina 00
  • 30 gr di zucchero
  • 1 cucchiaino raso di lievito
  • la buccia di un limone grattugiata
Ingredienti per la crema pasticcera (da Giallozafferano)
  • Latte: 250 ml
  • Vaniglia: 1/2 baccello (NO vanillina).
  • Uova: 3 tuorli
  • Maizena (opp farina) 25 gr
  • Zucchero: 50 gr
Frutta a piacere per decorare


1. PREPARAZIONE DELLA FROLLA....

In una ciotola con una forchetta sbattete insieme le uova, quindi aggiungete lo zucchero e poi l'olio mescolando bene.
Unite la farina, la scorza di limone e il lievito e lavorate l'impasto prima con un mestolo e poi con le mani fino a formare un impasto liscio ed omogeneo (potete usare un po' di farina per la spianatoia).

Lasciate riposare l'impasto (in frigo) coperto da pellicola o sotto una terrina e nel frattempo dedicatevi alla crema.

2. PREPARAZIONE DELLA FARCIA


Versate il latte in un pentolino, prendete il baccello di vaniglia e con un coltellino dalla punta arrotondata apritelo a metà e tirate fuori i semini (teneteli sul coltellino). Aggiungete i semini e il baccello al latte e fate bollire. Spegnete e lasciate in infusione la stecca di vaniglia.
In una ciotola a parte sbattete i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa. Continuando a sbattere unite il latte tiepido (senza la stecca) alle uova sbattute. Infine incorporate poco alla volta la farina setacciata.

Rimettete il composto così ottenuto nel pentolino e fate sobbollire. Più fate sobbollire più la crema si addenserà, perciò continuate la cottura su fuoco dolce mescolando sempre con la frusta per evitare la formazione di grumi fino ad avere la consistenza voluta.


NOTA: raffreddandosi si rapprenderà ulteriormente. Inoltre tenete a mente che per le versioni con sopra frutta conviene fare una crema bella densa poiché deve reggere il peso della frutta.


Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare...la crema pasticcera è pronta!

Vi riporto anche il consiglio di Giallozafferano: Per evitare che si formi una "pellicola" in superficie mentre la crema si raffredda, copritela con un disco di carta forno oppure coprite la terrina dove è contenuta con un canovaccio inumidito, o, ancora, potete mettere sulla superficie della crema qualche fiocchetto di burro. (Io ho messo la pellicola) Se non dovete utilizzarla subito potete lasciarla raffreddare, coprirla a contatto con della pellicola e riporla in frigorifero per 2-3 giorni al massimo.
Al momento di servirla, estraetela dal frigorifero almeno mezz’ora prima per portarla a temperatura ambiente.


3. ASSEMBLAGGIO



Con l'aiuto di un matterello stendete la frolla il più sottile possibile (essendoci il lievito tenderà a gonfiarsi in cottura).
Imburrate (o oliate ;-) ) le teglie facendo ben attenzione a raggiungere tutti gli angoli e adagiate bene la frolla all'interno, avendo cura di farla aderire sui bordi e nelle varie scanalature della teglia. Quindi eliminate la frolla in eccesso con l'aiuto di un matterello passato sopra la teglia oppure semplicemente con le mani.

A questo punto occorre preparare le tartelette per la "cottura in bianco", vale a dire che la frolla viene cotta prima e successivamente verrà riempita con il ripieno.
Bucherellate quindi il fondo con la forchetta e riempite le tartelette con dei legumi secchi a scelta (io ho usato delle lenticchie rosse che avevo in avanzo, ma vanno bene anche fagioli, ceci, ecc...)



Infornate in forno già caldo a 180°C gradi per 20 minuti o fino a doratura.
Sfornate, lasciate raffreddare.
Riempite con la crema pasticcera e con la frutta tagliata a pezzi. Volendo potete ricoprire con la gelatina...io ho lasciato semplice così, magari prossimamente vi darò anche la ricetta della gelatina :-)



CONSIGLIO: potete preparare le cialde di frolla in anticipo e riempirle solo all'ultimo (così la farcia non bagnerà l'impasto mantenendolo sempre fragrante)

Potete inoltre sbizzarrirvi con la fantasia e inventarvi tutte le farce che volete....



martedì 23 aprile 2013

SUSHI...Oh yeah!!!!

Inizio questo post con una premessa...questa ricetta non è veloce per niente, è lunga e richiede tempo, metodo e pazienza perciò fate le vostre opportune considerazioni prima di cimentarvi nell'impresa.
Detto questo sappiate che da GRANDI soddisfazioni.
Quando ho visto il risultato ammetto che la mia dea interiore ballava allegramente :-)

La parte più delicata è la preparazione del riso, poiché i chicchi non devono risultare stracotti e contemporaneamente rimanere incollati tra di loro (avete presente cosa vuol dire prendere un nigiri con le bacchette e trovarvi un mucchietto di riso spiattellato nella salsa di soia? ehm...è proprio quello che NON vogliamo ottenere)

Ho preso la ricetta del riso da qui e devo dire che è stata perfetta! L'ultima volta che avevo tentato non era venuto così bene.





Per comodità riporto la ricetta qui sotto:

Ingredienti per il riso (sushi per 6-8 persone)
Riso per sushi 500 gr (nei supermercati)
Aceto di riso 150 ml
Zucchero semolato 60 gr
Sale 5 gr
Acqua circa 600 ml
Alga kombu  1 pezzo (facoltativo)
 
per il condimento (per il riso)
Wasabi in pasta q.b.
Salsa di soia q.b.
Zenzero (sott'aceto q.b.)



Iniziamo con la parte più lunga: prepariamo il riso!

...una volta fatto il riso il resto è in discesa!
Mettete il riso in una ciotola e lavatelo sotto l'acqua corrente muovendolo bene con le mani, quindi sciacquate. Ripetete questa operazione almeno 5/6 volte fintanto che l'acqua non diventi bella limpida. In pratica state eliminando l'amido il più possibile.

Lasciate il riso a bagno per 15 minuti, dopodiché scolatelo e lasciatelo riposare per altri 15 minuti in uno colino.
Mettete ora il riso in una pentola non troppo larga e ricopritelo a filo con l’acqua fino a ricoprirlo interamente.

A questo punto la ricetta suggerisce di prendere il pezzetto di alga kombu, di praticargli dei taglietti (per far sprigionare meglio gli aromi) e di unire l'alga kombu al riso.
A me dopo un po' l'alga si è spappolata e non sono più riuscita a toglierla. Non so se abbia dato un sapore caratteristico o meno, ma la prossima volta provo a non metterla.
Quindi, dopo aver messo il pezzetto di alga, coprite con un coperchio e fate bollire per 5 minuti a fuoco medio. Non aprite più il coperchio fino a quando non sentirete la bollitura.
Trascorsi i 5 minuti eliminate l'alga(come vi dicevo a me si è spappolata!!) e coprite di nuovo con il coperchio, abbassate la fiamma e cuocete a fuoco basso per 8-10 minuti. Spegnete il fuoco e lasciate riposare con il coperchio per altri 10 minuti.

Trasferite il riso in un contenitore di legno (hangiri) in cui lascerete riposare il riso. Io ho usato una pentola in terracotta (molto giap, eh? ^_^), bagnata  con acqua fredda e asciugata bene con uno strofinaccio pulito. La cosa più importante è non usare recipienti di metallo.


Per il condimento per il riso
Versate l'aceto di riso in un pentolino,  aggiungete lo zucchero e il sale e scaldate il tutto per sciogliere lo zucchero senza portare a bollore. Spegnete il fuoco e fate raffreddare.

Mettiamo insieme....
Trasferite il riso nell'hangiri, prendete un mestolo di legno (meglio se lo shamoji, spatola piatta e stondata) e, tenendolo sopra il riso, colateci sopra la miscela di aceto di riso, in modo che vada ad irrorarlo e venga meglio distribuito. Muovete il riso con la paletta di taglio per evitare di schiacciarlo e nel frattempo, con l’altra mano, sventagliate il riso con un piatto di plastica oppure un ventaglio per raffreddare il tutto e fare evaporare l'aceto velocemente. (mentre facevo questa operazione con ventaglietto e mestolo mi facevo un po' ridere....)
Una volta raffreddato a temperatura ambiente copritelo con un canovaccio pulito ben inumidito con acqua fredda (serve a mantenere l'umidità) e lasciate riposare per qualche minuto. Quando non viene prelevato per essere utilizzato, lasciate il riso sempre coperto con il panno umido per evitare il rinsecchimento veloce.


E ora prepariamo il sushi!

Ora che il riso è pronto potete sbizzarrirvi con il sushi.
Io ho fatto 3 tipologie di sushi con gli ingredienti segnati qui sotto.
Prima di iniziare con le varie preparazioni, tagliate gli ingredienti che userete a bastoncini dello spessore di circa 1 cm (tranne nel temaki che devono essere un po' più piccoli, dello spessore di mezzo cm): le verdure, per esempio cetriolo, avocado e carota (che potrete anche sbollentare per qualche minuto); il pesce, tonno o salmone, che deve essere freschissimo.

Qui urge fare una considerazione...su quel maledetto parassita di nome ANISAKIS (vi prego leggete) che infesta il pancino di questi pesciolini e che può arrivare dritto al nostro intestino e fare danni non indifferenti.
Occorre quindi fare estremamente attenzione al pesce.
O lo comprate in un ristorante giapponese dove per legge deve essere abbattuto oppure ve lo tenete congelato nel freezer (4 stelle) ad almeno -20 gradi per un tempo sufficientemente lungo (il sito del ministero della salute statunitense raccomanda una settimana. Io l'ho tenuto congelato per 10 gg).

Ingredienti per 3 persone (calcolate 100 gr di pesce a testa):
300 gr salmone
300 gr tonno
1 avocado maturo e sodo
philadelphia
sesamo nero (l'ho preso in un negozio bio)
1 foglio di alga nori (supermercato)
wasabi (occhio è piccante)
(a scelta potete anche mettere carota sbollentata o cetriolo)
Una stuoietta di legno x arrotolare!!

Ogni volta che prelevate del riso cotto bagnatevi le mani in una ciotola di acqua acidulata con 1-2 cucchiai di aceto di riso. Prima di tagliare i rotoli di sushi, bagnate anche la lama del coltello con l'acqua acidulata e mi raccomando scegliete un coltello che tagli bene. Questo perché il riso cotto è molto appiccicoso e tende ad attaccarsi.


NIGIRI: quenelle di riso con sopra pesce o frittatina


HOSOMAKI: è un sushi arrotolato, con un foglio di alga nori esterna, riso e un solo ingrediente.
L’ingrediente centrale può essere sia un bastoncino di pesce fresco, tonno o salmone, ma anche verdure come cetriolo o avocado.
FUTOMAKI: come l'hosomaki ma ha almeno 4 ingredienti a scelta.

URAMAKI (o california roll): un rotolo dove il riso rimane all'esterno. All'interno il ripieno varia. Io adoro la triade salmone-avocado-philadlephia, però potete anche metterci pollo, tempura, altro....





Nigiri: fate delle quenelle formando il riso con le mani, poi adagiate le fettine di pesce che più preferite (NB solo per i NIGIRI non bisogna tagliare il pesce a fettine di 1 cm, ma fette più large e molto sottili), volendo potete aiutarvi a tenere il pesce incollato al riso mettendo poco wasabi.

Hosomaki e Futomaki: sulla stuoietta stendete una pellicola di cellophane , adagiate il foglio di alga nori, aggiungete il riso tenendolo lontano dal bordo più lungo dell'alga (circa 1 cm).
Io al centro ho messo salmone-avocado-philadelphia per il futomaki e salmone per l'hosomaki.
Arrotolate aiutandovi con la stuoietta e chiudete bagnando un pizzico l'alga nori.
Qui trovate le foto passo-passo e anche il video...meglio di così non si può!




Uramaki: sulla stuoietta stendete direttamente la pellicola, quindi il riso cosparso di sesamo nero, poi mettete l'alga nori, il ripieno e quindi arrotolate.

Prendete i vostri rotoli, prendete un coltello affilato (è essenziale per la riuscita) e affettate il rotolo (circa 1,5 cm a fetta).
Sistemate in piatti da portata e se non mangiate subito riponete in frigo.

A cena tirate fuori 10-15 minuti prima di mangiare.
Servite insieme alle immancabili bacchettine e alla salsa di soia...a volontà!
Ogni commensale preleverà i singoli sushi con la bacchetta, li immergerà in una ciotolina contenente salsa di soia, wasabi e zenzero candito e poi se li slapperà con soddisfazione.

Rispetto al sushi comprato....da un po' più lavoro...ma si risparmia e poi guardate voi il risultato!!

ARIGATO

domenica 14 aprile 2013

La paella!!

Buona primavera a tutti!
Finalmente è cominciata davvero: arietta tiepida, sole...ma quanto si sta bene a gironzolare in maglietta?
Ecco, è proprio per festeggiare la primavera che vi propongo la PAELLA.... Chi non l'ha mai mangiata alzi una mano! Anzi, lo scriva!
Ma non ci credo :-)
Ehm, no...effettivamente non è il tipico piatto primaverile, però può diventare il tipico piatto salvacena con la comodità che si può anche preparare con anticipo.

Ho sempre pensato fosse difficilissimo cimentarsi in questo tipo di preparazione, invece è quasi come fare un risotto, addirittura meglio poiché non si deve mescolare e quindi ci si può quasi dimenticare di stare cucinando, QUASI....

La paella è un piatto di origine spagnola composto da riso, verdure, carne o pesce o entrambi ed ecco quindi perché è un salvacena  vero e proprio: scegliete le verdure che avete a portata di mano, scegliete la carne (perché no del tacchino? o del vitello?) o il pesce e il gioco è fatto.

Eccovi quindi la mia versione, frutto dell'estro di una domenica primaverile, di qualche consulto on line e su qualche libro e della voglia di riuscire a far mangiare un po' di verdura e carne ai piccoli di casa.
Missione compiuta?? Macché!! La paella ce la siamo slappata solo noi grandi ed era buonissima...meglio che niente, sarà per la prossima volta, bisogna abituarsi ai nuovi sapori poco alla volta.




Ingredienti per 5 persone

Carne mista: pollo 400 gr, coniglio 400 gr (o anche tutto di un tipo). Io ho messo circa 800 gr di sottocosce di pollo.
riso arborio: 500 gr
taccole: una manciata (o fagiolini)
piselli surgelati: 150 gr (o fagioli)
passata di pomodori 350 gr
4 carote
1 peperone (rosso)
1 zucchina chiara
brodo vegetale o di carne: 1,4 lt
1/4 cipolla
zafferano 2 bustine
paprika un pizzico (fac)
peperoncino un pizzico (fac)
olio
sale

La ricetta è semplicissima.
Preparate le verdure tagliate a cubetti piccoli.
In una padella (meglio se dai bordi alti a meno che non siate amanti del rischio come me che ho passato quasi tutto il tempo di cottura davanti alla padella pregando che non trabordasse tutto fuori....) dicevo, in una padella fate rosolare l'olio con la cipolla e poi fate cuocere a fuoco vivace la carne tagliata a tocchi (va a gusti se togliere o meno la pelle. Io l'ho tolta per rendere un po' più leggero il piatto ma potete benissimo lasciarla e otterrete una paella ancora più gustosa, ca va sans dire!).
Cuocete per circa 10 minuti, in modo che si rosoli bene.
Aggiungete tutte le vostre verdure e proseguite a fuoco medio per altri 10 minuti.
Aggiungete la passata di pomodoro, mescolate un po'.
Aggiungete il brodo caldo (io avevo del brodo vegetale e ho usato quello).
Unite le spezie: io, causa bimbi, ho messo solo lo zafferano e una micropunta di chilli, ma insomma voi potete sbizzarrirvi a piacimento.

A questo punto aggiungete il riso a pioggia su tutta la padella, dategli un'ultima mescolata e continuate a far cuocere a fuoco vivo per 7-8 minuti.
Trascorso questo tempo abbassate la fiamma e, sempre senza coprire, lasciate cuocere senza più mescolare fino per altri 10 minuti. Tutto senza coperchio.
Al termine di questo tempo controllate che il riso si sia asciugato per bene, lasciate riposare qualche minuto e poi servite.
Se volete gustare più tardi, coprite con un coperchio e andate a farvi un bel giro.

Io ho cucinato la paella durante il risposino del cucciolo e l'abbiamo mangiata poi a cena dopo un bel pomeriggio passato all'aria aperta.
Buona,davvero buona e poi fantastico arrivare a casa ed avere già la cena pronta!

Unica raccomandazione che vi voglio fare (oltre alla dimensione della pentola) è di considerare quanto tempo la lascerete a riposo perché il riso tende ad assorbire tutti i liquidi e ad ingrossarsi. Pertanto se farete trascorrere tanto tempo tra la cottura e il momento della pappa lasciate il riso al dente che tanto continuerà comunque la sua cottura.

E voi la fate la paella? Che varianti adottate?

BESOS!! (tanto per restare in tema)
E soprattutto BUENAS NOCHE (non ho la + pallida idea di averlo scritto corretto).


lunedì 8 aprile 2013

Qualche volta ritornano


Buongiorno a tutte,
mi fa molto effetto scrivere dopo così tanto tempo.
E' stata un'assenza lunghissima, un periodo intenso ricco di emozioni e anche molto faticoso.
Non posso addensare come se fosse una crema 2 anni in poche righe ma posso dirvi che in questo periodo sono successe moltissime belle cose, una nuova casa, un trasloco e soprattutto l'essere diventata mamma!
E dopo una gravidanza tanto difficile una bellissima creatura che ha stravolto in meglio la mia vita, però di tempo ce n'è stato pochissimo, per cucinare quasi nulla e per il blog ancora meno.
Insomma....
Eccomi qui! Più nuova che mai e con qualcosa in più!! :-)

E voi come state? Nell'ultimo periodo ho cominciato a rispolverare i vostri blog così a lungo lasciati in disparte e ad accarezzare l'idea man mano divenuta sempre più insistente di tornare sul mio.
E quindi che si fa? Si ricominciaaaaa!!

Ricomincio da delle ricette lasciate un po' indietro ma sempre validissime, qui ormai il tempo è poco e anche la mia cucina si è un po' trasformata: cibi pratici e veloci, buoni con il minimo sforzo. Chi è mamma mi potrà capire :-)



Di esempi di Melanzane alla parmigiana è pieno il web, ma  io non ve ne propongo una qualunque, bensì la mia versione LIGHT, per non appesantirsi e mangiare comunque con gusto!

Ingredienti per 2 persone (e ci sta pure un bimbo)
2 melanzane tonde violette
250 ml di passata di pomodoro
250 gr mozzarella (meglio i nodini che sono più asciutti) opp provola
olio evo
sale
basilico
parmigiano greggaino grattuggiato

Innanzitutto lavate le melanzane, tagliatele a fette spesse circa 1/2 cm (o meno) e grigliatele su entrambi i lati su una piastra già scaldata.
Nel frattempo sminuzzate le mozzarelle con le mani e mettetele in un colino con sotto una ciotola e con sopra un peso appoggiato in modo da far fuoriuscire l'acqua contenuta in esse: mi raccomando questo passaggio è importante perché le mozzarelle contengono molta acqua che verrà fuori in cottura.
Ancora meglio se le mettete a scolare con largo anticipo rispetto a quando preparerete la parmigiana.
Fatele scolare a temperatura ambiente perché rilasciano più acqua (se le fate scolare in frigo non troverete quasi acqua).
In alternativa potete usare dei formaggi a pasta più dura, ad esempio della provola (io non vado pazza per il gusto della provola, ecco perché uso la mozzarella).

A questo punto se non siete di fretta (ma lo siete, lo so che lo siete) potete in un recipiente preparare la salsa di pomodoro con olio a piacere, sale e basilico...mescolate bene....Opp se siete di fretta come me metterete questi ingredienti direttamente in teglia :-)

Prendete quindi una teglia da forno di dimensione circa 20x30 e versate un po' di passata e un filo d'olio, quindi uno strato di melanzane (non solo accostate ma leggermente sovrapposte alle estremità), la mozzarella e una manciata di parmigiano grattuggiato, ancora melanzane e ricominciate il giro fino a completare 3 strati.
Ultimo strato una manciata di parmigiano più abbondante.

Ed eccoci alla fine: infornate in forno già caldo a 180° per 45 min (ventilato). Dopo la prima mezz'ora potete mettere della stagnola (sia la mozzarella che il parmigiano avranno già formato una bella crosticina dorata).
Lasciate intiepidire e servite la vostra bella, morbida parmigiana :-)

PS Con la mozzarella non rischierete che vi venga troppo asciutta.

PPS Ancora più buona se la mangiate il giorno dopo scaldandola (non patirà minimamente)



A presto allora con tante buone ricette

Castagna


martedì 6 luglio 2010

Roast beef




Oggi vi propongo il roastbeef!
La ricetta è quella della mia macellaia.

Ingredienti:
un bel pezzo di carne per roastbeef (circa 1.2 kg)
olio, aglio,sale

Ho fatto rosolare il roastbeef a fuoco vivace con olio e uno spicchio d'aglio per circa 5 minuti (questo serve per fargli formare una bella crosticina).
Poi si abbassa la fiamma, si copre e si lascia cuocere per 40 min.
Il tempo dipende dal peso del pezzo che avete scelto.
Considerate che ci va mezz'ora ogni kilo di carne. Qui avevo 1,2 kg e quindi 40 minuti.

Poi lo affettate più sottilmente che potete et voilà!
Io ho scelto di accompagnarlo con un olio aromatizzato al rosmarino.


 

mercoledì 30 giugno 2010

Barbotla ai fiori di zucca



In questa stagione i fiori di zucca sono bellissimi, quando li vedo al mercato dal contadino non riesco a resistere e li compro...ma poi ho sempre poche idee su come farli. Questa volta mi è venuto in aiuto Cucina Naturale di Maggio 2010, che aveva uno speciale sulle focacce della Toscana e guarda caso si parlava proprio di una FOCACCIA AI FIORI DI ZUCCA: ... la BARBOTLA! LA conoscete? Io non ne avevo mai sentito parlare ma sono rimasta conquistata! Barbotla...non trovate carino già solo il nome? Solo farina, acqua, olio, sale e pepe per una crosticina dorata e croccante con un morbido ripieno. La trovo un’idea molto carina per cambiare dalla solita focaccia, o perché no dalla solita fetta di pane?






Ingredienti per 4 persone:
400 gr farina 0,
300 gr fiori di zucca
450 ml acqua tiepida (*)
Olio, sale e pepe

(*) la ricetta originale ne prevedeva 500 ml, ma con la farina che ho usato io 450 ml sono bastati, altrimenti la pastella sarebbe rimasta troppo liquida! (L’altra volta ne avevo usati 500 ml e sono risultati troppi)

Pulire (eliminando il pistillo interno) e sciacquare i fiori di zucca, quindi scottarli in acqua salata che bolle per un minuto. Triturarli grossolanamente.
Mescolare la farina con il sale e il pepe, aggiungere 2 cucchiai d’olio e poi versare l’acqua poco alla volta fino ad ottenere una pastella morbida e omogenea.
Aggiungere all’impasto i fiori di zucca.
Oliare una teglia di diametro 30 cm, versare il composto in modo che abbia un’altezza di circa 1 cm, coprire con un filo d’olio e infornare in forno caldo per 40 minuti a 200° (io 180°).

NB io ho fatto metà dose (x 2 persone) e ho usato una teglietta rettangolare 25x19


Castagna